Milva, auf wiedersehen

Ci ha lasciato oggi Maria Ilva Biolcati, in arte Milva, immensa artista tra le maggiori esponenti della canzone e del teatro, soprannominata anche la Pantera di Goro o più semplicemente La Rossa, per via del colore dei suoi capelli e della sua fede politica di sinistra sempre manifestata ed esternata pubblicamente.
La sua carriera musicale inizia sul nascere degli anni 70 ed ha sempre camminato su due strade parallele, una più popolare associata anche alla partecipazione a diverse trasmissioni televisive e Festival di Sanremo, l’altra più colta e ricercata collaborando con autori importanti come Jannacci, Mikroutsikos e Tutino e trovando una sua personale aderenza artistica con Astor Piazzolla.
L’incontro con Giorgio Strehler la conduce verso il teatro e, grazie al Maestro, negli anni matura una recitazione sicura e raffinata che trova la sua vetta più alta nelle opere di Brecht, portandola a calcare prestigiosi palchi quali il Piccolo di Milano e l’Olympia di Parigi.


Lo spessore artistico di Milva è stato sempre riconosciuto in tutto il mondo tanto da fruttarle il conferimento di alte onorificenze da parte, oltre che dell’Italia, della Francia e della Germania.

Gli anni ’80 saranno ricordati come quelli del sodalizio con Franco Battiato e della pubblicazione di pezzi indimenticabili come Alexander Platz e Una storia inventata, contenuti in album di successo tradotti e distribuiti in tutto il mondo.

Nel 2004 pubblica “Sono nata il 21 a primavera”, album in cui canta le poesie di Alda Marini musicale da Giovanni Nuti mentre nel 2007 partecipa per l’ultima volta al Festival di Sanremo con “The show must go on”, un pezzo sul declino degli artisti scritto da Giorgio Faletti.

L’avvento della malattia la allontana dalle scene fino al triste epilogo di oggi, giorno in cui Milva si è spenta nella sua casa di Milano, circondata dall’effetto di sua figlia Martina e della sua inseparabile assistente Edith.

Poliedrica, anticonformista e a tratti schiva, ci lascia in eredità un prezioso patrimonio da custodire con cura ed incommensurabile orgoglio.

CIAO MILVA.

Emiliano Nuccetelli

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